Edgar Lee Masters (1869-1950)
Masters immagina di ascoltare e trascrivere dei racconti di cittadini deceduti, ognuno con la propria storia, con le proprie beghe e ingiustizie. Ne emerge un ritratto della vita del sottobosco della cittadina americana, tanto simile alla nostra. Il testo, di protesta e di rabbia, fu censurato e arrivò in Italia nel periodo fascista per vie trasverse, grazie a Cesare Pavese e Fernanda Pivano, che successivamente lo tradusse per la Einaudi. Fabrizio De Andrè nel 1971, liberamente ispirato da alcuni scritti, diede musica e vita ai testi di Lee Masters nel concept-album "Non al denaro, non all'amore nè al cielo", uno splendido disco in cui si respira libertà e passione per la vita. Inutile sottolineare (perchè immagino già lo abbiate inteso) che sono arrivato a leggere l'Antologia di Spoon River grazie alle canzoni di Fabrizio, che preferisco tutt'ora, persino sul piano poetico, all'opera originale. Consiglio a tutti l'ascolto attento del disco e possibilmente di tutto il disco insieme, non di singole canzoni. Provare ad entrare nel contesto e nei personaggi del disco non solo è affascinante, ma è un atto di libertà, un modo efficace e piacevole per conoscersi, per entrare in sè e comprendere il mondo.
Commenti