Fede e Cultura a cinquant'anni dal Concilio. Da "Esprit" (1932) a "Prospettiva Persona" (1992)

Diffondo l'invito ricevuto per un interessante convegno che si terrà l'11 dicembre 2012 nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo.


Prendendo lo spunto dalla ricorrenza, nel 2012, dei 50 anni  dall'inizio dall'apertura  l'11 ottobre del 1962 del Concilio Ecumenico Vaticano II,  dell’inizio del centenario di un vescovo conciliare come Mons. Abele Conigli(2013), degli ottant'anni della rivista "Esprit"(1932) e dei  venti di "Prospettiva Persona"(1992), il convegno con dimensione europea potrebbe mettere a fuoco il ruolo svolto dalle riviste culturali di ispirazione personalista,  rispettivamente nel '900 e nei primi anni duemila, prima e dopo il Concilio Vaticano II. Si avverte la necessità di tornare alla questione antropologica per non tradire il progetto originario  dell'umano rendendolo disponibile ad un confronto serio con  l'epistemologia scientifica e le scienze teologiche e sociali. La crisi del sistema di pensiero occidentale  risente di continui attacchi da parte del relativismo. Di tale  "crisi di evidenza" sono indicatori inquietanti la crisi ecologica, la caduta di qualità delle relazioni sociali (a profitto di un regime diffuso di competitività e antagonismo), le sfide della bioetica, l'acutizzarsi del gap Nord-Sud, che diviene sempre più un vincolo, umano, politico ed economico anche per le strategie di sviluppo delle società più ricche.

Il sogno di una libertà senza vincoli e di un desiderio fattosi egemone sulle possibilità umane sembra mal sicuro di sé nel momento in cui pare dominare la scena. Sembra emergere la domanda di una nuova qualità dello sviluppo, segnata da valori e progetti di vita più vivibili, riconducibili ai fondamenti cruciali della questione antropologica. Valorizzando l'apporto di riflessione della rivista "Esprit" e di altre riviste nate prima del Concilio e anche  della rivista "Prospettiva Persona" e di altre riviste di ispirazione cristiana nate dopo il Concilio  si cercherà di riformulare i contenuti essenziali  della questione antropologica per affrontare con decisione le sfide di un'etica della convivenza sociale e politica, nonché le sfide del futuro umano di ogni essere  convocato all'esistenza, che consenta di superare gli antiche e nuovi opposti paradigmi. Da un punto di vista diocesano si avverte l’esigenza di cominciare a  ricostruire anche storicamente la figura di un vescovo conciliare come Padre Abele Conigli venuto a Teramo nel 1967 con un carico di novità e di rivoluzione postconciliare.


Dinamica del convegno

Ore 9 - Saluti del Vescovo e delle Autorità
Introduzione  tematica di Attilio Danese

Ore 10 - Prolusione. Fede e cultura a cinquant'anni dal Vaticano II  (S.E. Rev.ma Mons. Ignazio Sanna, Arcivescovo di Oristano,già Preside della Facoltà Teologica Lateranense)

Ore 11 - I Relazione. La rivista "Esprit" e la cultura cattolica francese: il retroterra del Concilio (Prof. Guy Coq, Parigi,  redazione della rivista “Esprit”);

Ore 11,45 - II Relazione. L'eredità di Mounier e il Concilio Vaticano II. Da "Esprit" a "Prospettiva Persona" (Giorgio Campanini, Università di Parma)

Ore 12,30 - Discussione

ore 15,00 - Tavola rotonda: Il Dopo Concilio attraverso le riviste: "Il Regno" e il gruppo dei Dehoniani (P. Luigi Lorenzetti), "Civiltà Cattolica" (Padre Giampaolo Salvini), "Vita e Pensiero" e l’Università Cattolica  (Roberto  Righetto), Da “Progetto donna” a “Prospettiva Donna" ( G.P. Di Nicola)

Ore 17,00 – Il Concilio Vaticano a Teramo attraverso la figura del Vescovo conciliare: S.E. Rev.ma Mons. Abele Conigli (Giovanni Giorgio, ITAM Chieti)

Conclusioni

Ore 18,00 - Concerto del Quartetto d'archi "Eirène", con musiche di Brahms e di Mozart.


La sessione introduttiva sarà dedicata ai saluti e all'inaugurazione oltre ad una introduzione tematica che imposti il convegno a partire dall'eredità storica del Novecento pre e post Conciliare; e alla prolusione da parte di una personalità eminente dal punto di vista scientifico o istituzionale. La Prolusione affidata a mons.Ignazio Sanna costituirà il quadro di riferimento contenutistico e dottrinale per l’intero percorso del Convegno che vuole fare il punto mezzo secolo dopo il Concilio sulle acquisizioni valoriali che il Concilio ha posto in gioco.

La prima sessione si muove attorno al personalismo del novecento interpretato dalle  riviste: Esprit  per la fase pre conciliare, con relazione affidata al francese Guy Coq, redazione di “Esprit”. Riviste cattoliche del secondo novecento sino a  Prospettiva Persona, con  intervento del prof. Giorgio Campanini che ne rilegge il contributo. Entrambi contestualizzano la portata in relazione alle mutazioni antropologiche, culturali e sociali delle società industrializzate nella loro evoluzione verso forme e valori del post-industrialismo. L'analisi delle prospettive che si aprono a partire dall’esperienza delle riviste di ispirazione personalista, nel momento in cui la ricerca antropologica di nuovi stili di vita, di nuove gerarchie di valori e di nuovi assetti di reciprocità personali e sociali, si confronta con i processi reali dei sistemi ed interagisce sulle sue dinamiche. La tavola rotonda intende evidenziare il ruolo delle altre riviste culturali per un rinnovamento delle idee utili a traghettare  la svolta antropologica in prospettiva etico-educativa, mentre la figura di un Vescovo Conciliare serve a rileggere anche attraverso  la prassi pastorale come il contenuto del Concilio sia approdato su un territorio diocesano come quello di Teramo-Atri


Giulia Paola Di Nicola & Attilio Danese
Condirettori della rivista “Prospettiva Persona”

Il Presidente del Comitato scientifico internazionale,
Giorgio Campanini

                                                                                Michele Seccia
                                                                                   Vescovo

Commenti