Pensare?

Pertanto, se ci immaginiamo una duplice luce, l'una inferiore, ossia l'anima, l'altra più pura, ossia il suo oggetto di pensiero, se poi supponiamo che la luce contemplante diventi uguale in purezza alla luce contemplata, allora, non riuscendo più a separarle, né a differenziarle, ammetteremo che le due luci si identifichino in una sola: pensando, sosterremo che si tratta di due, ma, guardando, affermeremo che sono una sola. Allo stesso modo si deve cogliere il rapporto tra Intelligenza e intelligibile.

Plotino, Enneadi, V 6, 1, 16-21

(Corsivo mio)

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