Sul buon vivere cittadino: il comitato spontaneo di Terravecchia

Uno dei risultati più sorprendenti della nuova èra multimediale, dei nuovi rapporti interculturali e dei continui scambi con paesi molto distanti dai nostri è sicuramente il mutamento del concetto di città. Le "nuove" città del XXI secolo sembrano suggerire un tipo di vita del tutto "dissociata" - mi si concede il termine paradossale - dai propri vicini di casa, a volte dai propri condomini stessi, poichè ognuno ha, come dire, i propri tempi (oggi del tutto accellerati), le proprie faccende (che non sono più in loco, ma possono consumarsi in qualsiasi parte del globo) e le proprie amicizie (che di rado sono le stesse con cui condividiamo il cortile o la piazza cittadina). Questo dislocarsi della vita di ognuno su un'area "globale" non ha tuttavia mutato le esigenze primarie di ogni cittadino, che rimangono, tutto sommato, sempre le stesse: vivere in un "quartiere" pulito, vivace e adeguato alle proprie aspettative – perchè pur sempre in una città si deve vivere.

Sulla base di queste esigenze è nato ad Ortona da circa un anno il "comitato spontaneo del quartiere di Terravecchia", il cui obiettivo principale è, guarda caso, rendere più bello, più vivibile e più pulito il proprio circondario. Questa nuova forma di politica "di quartiere" è stata realmente spontanea, ovvero si è formata per puro interesse dei cittadini, lontano da logiche partitocratiche o da scopi terzi ed è anche facile immaginarsi il motivo: il fattore comune è lo stesso interesse per la qualità dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo. Allora di cosa si occupa, come si organizza questo "comitato" e perchè parteciparvi? Fino ad ora il comitato ha cercato di rappresentare un tramite efficace e democratico tra i cittadini e l'amministrazione comunale, anzitutto lanciando proposte realmente percorribili, utili e concrete, come l'aumento dei cestini nella piazza San Tommaso e la realizzazione di una ZTL nel centro di Ortona, consegnando un relativo piano dettagliato.

La prima vera opera che ha visto una buona alchimia tra amministrazione e cittadini di Terravecchia è stata la realizzazione della nuova pavimentazione di via Morosini. L'opera, ancora in corso, è stata coordinata dall'architetto Zandegiacomo, che, grazie alla mediazione del comitato, ha potuto illustrare in anticipo ai cittadini i progetti dell'amministrazione comunale e contestaulmente ha avuto la possibilità di ascoltare pareri, proposte e idee, che sono state, ad onor del vero, numerose. In questo senso va ad esempio registrato l'ultimo atto ufficiale del Comitato, che consiste nella richiesta di utilizzare il porfido e non l'asfalto nella nuova pavimentazione in programma per la zona di Piazza Risorgimento. Insomma, la speranza è che questo nuovo comitato abbia vita lunga e, perchè no, che nascano associazioni simili anche in altre zone della nostra città. D'altronde si sta parlando del quartiere Terravecchia, ovvero il nostro "centro storico", che, come i "centri storici" delle altre città italiane, deve essere il nostro fiore all'occhiello.

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