La Croce e l'Inconcepibile. Incontro con Cesare Catà sul pensiero di Nicola Cusano
VENERDI' 21 AGOSTO, ore 21.00
a cura di Andrea Fiamma
Dopo l'incontro con il professor Marco Vannini, continua la serie di conferenze dal tema filosofico-religioso e in particolar modo legate alla mistica.
Interverranno:
- Cesare Catà, autore del testo "La Croce e l'Inconcepibile".
- S.E. Mons Ghidelli, Vescovo della diocesi Lanciano-Ortona
- Andrea Fiamma, Pres. Ass. Cult. "Officina Ortona"
Cesare Catà è nato a Fermo nel 1981. Storico della filosofia e scrittore, dopo la Laurea in Filosofia e Scienze Umane ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia della Filosofia presso l’Università di Macerata, dove è stato per tre anni borsista. Nell’ a.a. 2006/7 è stato collaboratore della Cattedra di Filosofia Rinascimentale e Comparativa presso la University of Hawaii at Manoa di Honolulu (USA); visiting scholar presso la Facoltà di Teologia di Trier (Germania). È autore di saggi, articoli, recensioni, studi concernenti il pensiero e la cultura medievale-rinascimentale, e il rapporto tra filosofia e letteratura nella storia europea. È autore di racconti per i quali ha ricevuto riconoscimenti significativi.
da progetto RENA
Questa volta l'occasione dell'incontro sarà la presentazione del testo di Cesare Catà, La Croce e l'Inconcepibile, grazie al quale il promettente filosofo marchigiano ci introdurrà alla straordinaria figura del Cardinale Nicola Cusano, personaggio fondamentale non solo per gli studi filosofico-religiosi, ma, soprattutto, affascinante uomo a tuttotondo del 1400. La figura del Cusano ha avuto un rilievo importantissimo anche dal punto di vista politico e del dialogo interreligioso ("De concordantia cattolica", "De pace fidei" etc.). Il Cusano si interessò anche di astronomia e matematica, toccando problemi legati alla sua personale ricerca filosofica ("De circuli quadratura" etc.)
In un certo senso, egli fu uno dei primi riformatori prima della stessa Riforma. Il suo ingegno eccezionale si manifestò così precocemente, che venne accolto ben presto al servizio del papa e del Vaticano, ai quali chiese, ottenendoli, ingenti e congrui compensi. Cusano venne subito impiegato in viaggi diplomatici a Costantinopoli - a Bisanzio - e gli vennero affidati molti altri incarichi; prima di tutto, però, egli fu impegnato in grandi missioni pastorali, attraverso le quali doveva mettere fine agli abusi commessi dalla Chiesa in Germania e in Olanda. In questo senso lo si può considerare una figura parallela a quella di Lutero, con la differenza che, mentre quest'ultimo, con le sue idee di purificazione, non poté alla fine evitare la rottura con la Chiesa, Cusano restò per tutta la vita un eminente ecclesiastico, diventando infine vescovo di Bressanone - un presule per la verità poco potente, in confronto ai signori feudali di quel tempo. Ma questi sono solo dati biografici, che qui hanno poco rilievo, anche perché l'importanza di Cusano per la storia della filosofia ha avuto un tardo riconoscimento.H.G. Gadamer, da Emsf Rai. Il sito contiene una breve sintesi di alcuni aspetti importanti del pensiero cusaniano
Nella filosofia del cardinale Nicola Cusano (Kues, 1401 - Todi, 1464) viene pensato un concetto di Dio come Unità infinita, nella quale è custodita l'essenza di tutte le cose. Questo saggio esplora le implicazioni teoretiche e le radici storiche di tale visine cusaniana, ponendo particolare attenzione al rapporto tra speculazione filosofica e credo cristiano che le pagine del Cardinale toccano in modo cruciale. Dall'analisi congiunta delle opere e dei sermoni di Cusano, emerge il ritratto complesso e affascinante di uno dei maggiori pensatori della filosofia occidentale, nonchè uno scorcio fondamentale sulla cultura del Rinascimento Europeo. Cusano, facendo propria la tradizione dell'Eriugena e di Eckhart e traducendola nel contesto intellettuale dell'Umanesimo del Quattrocento, diviene l'interprete originale e geniale di una visione di Dio ai limiti della eterodossia, nella quale si mette radicalmente a tema il rapporto tra ragione e verità, tra essere umano e Dio, tra la singola esistenza delle creature e l'infinito assoluto.da unimi
Sul Cusano, vedi anche: Da Parmenide a Cusano per un nuovo Fondamento, mio vecchio post e Nicola Cusano: anelare alla Sapienza significa essere edotti sull'ignoranza.
Commenti