Questione dei preti omosessuali: dov'è la vera libertà?
La notizia che vi vorrei proporre di discutere oggi, che poi notizia non è, riguarda una delle tipiche reazioni di determinate associazioni o gruppi che si aggirano nel sottobosco della nostra democrazia e che sono spinti esclusivamente da moventi ideologici e di bassa lega. Nello specifico, benchè la situazione meriti maggiore approfondimento e non sia facilmente riconducibile a categorie di pensiero prestabilite, vorrei discutere il commento di tal Franco Grillini ad un comunicato della "Congregazione per l'educazione cattolica", sul quale potete trovare maggiori informazioni qui. Grillini è uno degli esponenti della comunità che in Italia dovrebbe difendere i diritti degli omosessuali, ma per completezza vi rimando alla sua biografia presente su Wikipedia (qui). Ad avviso di Grillini, le direttive della Chiesa Cattolica presentano una «brutale discriminazione che contribuisce a diffondere il veleno dell'esclusione e del razzismo omofobico». Non solo; Grillini illustra anche quali siano le dinamiche che soggiacciano a tali decisioni: «l'intento è quello di fugare il sospetto di essere un'organizzazione omosessuale di massa come accade inevitabilmente alle strutture monosessuali coatte basate sulla rigida separazione tra donne e uomini.». In questa sede non vorrei entrare nel merito della decisione ecclesiastica, ma mi limito ad osservare che la spiritualità non passa per le abitudini sessuali dei soggetti ma appena tematizzata è già oltre, in quanto si appella a quel fondo comune ad ogni essere umano: l'anima. La Chiesa Cattolica, se fosse un'organizzazione realmente dedita allo Spirito e non al conservatorismo politico, non si occuperebbe neanche di questi "accidenti". Ma per tornare alla critica di Grillini, è ben visibile che non solo determinate affermazioni appaiono di pessimo gusto, sgradevoli, ma fanno emergere tutte le caratteristiche di questi nuovi bigotti, impegnati nelle polemiche sterili e nel sobillare le piazze. Una critica intelligente avrebbe colpito nel segno perchè questo tema risulta esser sensibile non solo alla comunità omosessuale, ma a tutta la comunità dei credenti e dei laici attenti alla spiritualità (come il sottoscritto). Una critica seria e non veicolata da urla e insulti potrebbe portare davvero ad un cambiamento nella concezione della spiritualità, nella libertà del pensiero e della parola. Ma evidentemente siamo ancora molto lontani dall'età della Ragione (altro che Illuminismo) dato che entrambi i contendenti della querelle mostrano mero disinteresse alla costruzione di un mondo Libero: sono mossi da brutale (questa sì) volontà di affermare sè stessi (eigenschaft).
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